Il 14 e il 15 gennaio si festeggia il Beato Angelo, compatrono di Gualdo Tadino.
Secondo la tradizione nel giorno della sua morte, avvenuta il 15 gennaio del 1324, durante il trasporto della salma dall’eremo alla cattedrale di San Benedetto, lungo il percorso ebbe luogo una prodigiosa fioritura delle siepi di biancospino. Questa da allora si ripete ogni anno la notte del 14 gennaio, quando le piante di biancospino si coprono di numerosi germogli nonostante le basse temperature della stagione invernale.
Giovedì 14 gennaio, alle 18, ci sarà la celebrazione del vespro con la cerimonia dell’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte dell’amministrazione comunale; alle 21 la veglia di preghiera animata dai giovani; segue una fiaccolata che, muovendo dalla Basilica, si dirigerà al sacello del biancospino per assistere alla miracolosa fioritura in notturna; in contemporanea un’altra fiaccolata, organizzata dal Cai, parte dall’eremo di Capodacqua e ripercorre l’antico itinerario compiuto con la salma del santo eremita nel lontano 1324.
I due gruppi, solitamente molto numerosi, si ricongiungono di fronte al sacello, dove pregano insieme, ospiti della pro loco del Biancospino.
Venerdì 15 gennaio sante messe alle 6, 30, alle 7,15, alle 8, alle 9 e alle 10; alle 11,15 solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano monsignor Domenico Sorrentino; alle 16, la funzione del transito, alle 17,30 vespro e, a seguire, la messa.
Nei giorni 14 e 15 la Basilica e la cripta restano aperti sino alle 21,30. Inoltre, nella mattinata di venerdì, alle 10, nella sala consiliare del municipio, alla presenza del vescovo, viene consegnato dal Comune il “premio Beato Angelo”, che quest’anno è stato assegnato a Radio Tadino con questa motivazione: “Da quarant’anni entra nelle case, parla alla gente e vola nell’etere con la stessa anima libera del primo giorno”. Previste anche targhe di riconoscimento con speciale menzione alla memoria del medico dottor Vincenzo Venarucci, perché “durante la sua carriera, ciò che più lo ha contraddistinto è stata la sua grande passione e dedizione al lavoro, che ha considerato come una missione, mettendosi sempre al servizio degli altri con grande spirito di umanità”; alla Società del monte: “Fondata nel 1886, celebra quest’anno il suo 130° anniversario e rappresenta una delle più antiche istituzioni gualdesi. Sopravvissuta a due guerre, ha saputo rinnovarsi nel tempo mantenendo vivo lo spirito di associazione che contribuì alla sua costituzione”; menzione anche per i Carabinieri di Gualdo Tadino “per la professionalità e lo spirito di dedizione che sempre contraddistingue gli uomini dell’Arma, con un particolare riconoscimento per il brillante recupero dell’antico Statuto di Gualdo e del Laudario della Confraternita dei Raccomandati, trafugati lo scorso anno”.